Dente del giudizio: il dolore, i sintomi ed eventuale estrazione. Tutto quello che c’è da sapere
Definiti anche come “terzi molari”, i denti del giudizio sono gli ultimi a spuntare e generalmente la loro comparsa avviene tra i 18 e i 25 anni. Si tratta dei quattro molari posti nella sezione più interna delle arcate dentali.
I più fortunati non li hanno del tutto oppure non ne percepiscono la crescita, mentre ci sono dei soggetti che possono avvertire fastidio, soprattutto quando vengono coinvolti i denti e le gengive adiacenti.
Quando il dente del giudizio comporta dolore può essere necessaria un’estrazione e, in tal caso, è bene programmarla adeguatamente insieme allo specialista dopo un’accurata serie di visite. Vediamo in questo articolo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
I denti del giudizio: un viaggio nel tempo fino alla preistoria
Per quale motivo i denti del giudizio, ad un certo punto della vita, rivendicano un posto in bocca, pur essendo del tutto inutili all’attività masticatoria?
Per trovare una risposta a questa domanda è necessario fare un viaggio temporale notevole, fino alla preistoria.
I denti del giudizio erano infatti un supporto per i nostri antenati che, oltre ad avere una mascella più grande, erano soliti consumare cibi “impegnativi” e molto duri dal punto di vista della masticazione (carni dure, vegetali, frutta secca, ecc).
Nel corso del tempo, con l’introduzione di nuovi metodi di cottura e con il consumo di cibi più “soft”, hanno progressivamente perso la loro utilità.
Dente del giudizio: la percezione del dolore e i sintomi più frequenti
I sintomi legati all’eruzione del dente del giudizio possono comportare dolore e possono manifestarsi in maniera differente da soggetto a soggetto.
Ecco di seguito un elenco dei sintomi più comuni che presagiscono e accompagnano la fuoriuscita dei denti del giudizio.
- Dolore acuto che in generale coinvolge anche i denti e le gengive adiacenti. È possibile che il dolore si estenda fino alla testa, all’orecchio e allo zigomo;
- gonfiore e sanguinamento alle gengive;
- comparsa di ascessi;
- difficoltà nella masticazione;
- formazione delle tasche gengivali.
Ai primi fastidi è sempre bene rivolgersi a uno specialista che valuterà attentamente il quadro clinico del paziente. Nella maggior parte dei casi, il dentista effettuerà un’ortopanoramica: si tratta di un esame radiologico di fondamentale importanza per avere un quadro più chiaro e accurato della condizione clinica del paziente.
Estrazione del dente del giudizio
Quando i denti del giudizio causano problemi, come traumi, infezioni, dolori, il dentista, dopo attente valutazioni, può optare per l’estrazione del dente del giudizio.
L’intervento viene eseguito in anestesia locale, nel pieno rispetto delle normative igienico-sanitarie attualmente in vigore. In base alla complessità del quadro clinico, l’intervento può durare da pochi minuti fino a oltre un’ora.
Nello specifico, si procede con l’estrazione nei seguenti casi:
- mancanza di spazio/inclinazione del dente scorretta
- inclusione totale
- crescita parziale
- presenza di carie
- presenza di ascessi frequenti
L’estrazione dei denti del giudizio è un’operazione di routine che viene eseguita dallo specialista in anestesia locale. Può comportare qualche fastidio o gonfiore nel post-intervento, soprattutto quando sono coinvolti i denti del giudizio inferiori.
L’estrazione del dente del giudizio non deve destare particolare preoccupazione: basta rivolgersi a un centro specialistico per ricevere le migliori cure.
Visita la sezione del nostro sito dedicata interamente alla chirurgia orale. Se i denti del giudizio ti causano fastidio o dolore, ti consigliamo di fissare una visita di controllo.